Il ginseng è sicuramente una delle piante più famose in ambito alimentare; e uno dei rimedi naturali più utilizzati per aiutare a curare diverse problematiche grazie alle sue straordinarie proprietà benefiche. Negli ultimi anni, poi, abbiamo assistito a un vero e proprio boom di questa pianta; il suo utilizzo è diventato davvero molto diffuso sia a livello domestico che commerciale.
Cos’è il ginseng
Con il termine ginseng si indicano numerose piante appartenenti alla famiglia delle Araliaceae. Il suo nome deriva dalla parola cinese Rensheng (uomo); potrebbe essere stata scelta poiché, anche se in modo molto vago, la sua forma è di tipo antropomorfo. Si tratta comunque di una pianta utilizzata da millenni, inizialmente soltanto nella zona est asiatica e successivamente in tutto il mondo.
Quali sono le sue proprietà
Il ginseng ha davvero molte proprietà benefiche. Tra queste potremmo citare, ad esempio, la sua efficacia nel contrastare l’indebolimento del sistema immunitario, del sistema endocrino e del sistema nervoso. È infatti noto già da diverso tempo il suo coinvolgimento nella riduzione dei fenomeni di stress (se vuoi saperne di più su cos’è lo stress ti consiglio di leggere questo articolo, oppure puoi approfondire meglio quali sono altri tipi di rimedi naturali contro lo stress). Questo avviene perché il ginseng agisce a livello dell’ipotalamo e stimola la produzione di cortisolo, un ormone in grado di aiutare l’organismo a combattere l’affaticamento fisico e mentale. Una sua assunzione regolare può anche alleviare l’ansia e favorire il corretto ciclo sonno veglia.
Anche se ancora non del tutto confermato, molti studiosi credono che il ginseng abbia anche delle proprietà afrodisiache. Tuttavia, occorre precisare che la parte della pianta dove risiedono gli elementi utili a tale scopo si trova più nelle bacche che non nella radice la quale, però, è generalmente quella più utilizzata a livello commerciale e la più facile da reperire.
Inoltre, un’altra caratteristica fondamentale del ginseng sarebbe quella di apportare benefici in caso di diabete di tipo 2. Questo perché la pianta avrebbe delle proprietà ipoglicemizzanti, ossia aiuterebbe l’organismo nella produzione naturale di insulina e nel corretto smaltimento e assimilazione del glucosio, favorendo la presenza dei giusti livelli di zuccheri all’interno del sangue.
Come assumere il ginseng
Ad oggi l’utilizzo del ginseng può avvenire attraverso svariate modalità. Una volta estratta la radice, infatti, essa può essere assunta sotto forma di integratori alimentari in capsule, sotto forma di tisana o thè o addirittura grattugiata sopra determinate pietanze. Ha un gusto tipicamente amarognolo e un sapore molto forte ma di solito non viene mai assunto da solo, bensì viene mischiato con altri ingredienti che ne cambiano il sapore.
Ci sono controindicazioni?
Anche se il ginseng possiede diverse proprietà benefiche la prima cosa da sottolineare è che non bisogna abusarne. Come tutti gli integratori alimentari, infatti, un utilizzo eccessivo potrebbe portare a delle controindicazioni quali nausea, diarrea o mal di testa. Inoltre, sembrerebbe che i soggetti ipertesi siano quelli che reagiscono in modo peggiore all’assunzione del ginseng e questi se ne sconsiglia l’utilizzo.
Va precisato che prima di assumere il ginseng è meglio sentire il parere di un medico che, attraverso delle analisi dettagliate del sangue, potrà dire se sia il caso o meno di integrare questa pianta nella propria dieta.